Mulino

€15 Gioco Romano e Medievale Numero di giocatori: 2  Durata: 30' Materiali: Pelle e pasta vitrea Misure: cm 23 x 23
Compralo su eBay  Compralo su Etsy

Il gioco del Mulino, a dispetto dell’essere solo “quello che sta dietro la dama”, è uno dei giochi più antichi al mondo e, a differenza di altri suoi pari, il più longevo in assoluto essendo tutt’ora giocato.

 

Scopo del gioco: Il gioco è per due giocatori il cui scopo è mettere tre pedine in fila lungo i bordi dei quadrati concentrici o lungo gli assi mediani per poter eliminare una pedina avversaria fino a ridurre a due sole pedine il contendente per poter vincere la partita.

Un po' di storia

Le origini del Mulino sono sconosciute e non è nemmeno possibile risalirvi avendo trovato tracce di questo gioco in quasi ogni angolo del globo nei periodi antichi più disparati.

Per capire cosa s’intende, sono stati fatti ritrovamenti di tavole del Mulino in una necropoli dell’età del bronzo a Wicklow in Irlanda (epoca che in Europa copre quel periodo protostorico che va circa dal 3400 al 600 a.C.), ma è stato trovato uno schema inciso anche in un tempio a Kurna, in Egitto, datato circa 1400 a.C.; un altro è stato trovato nell’Acropoli di Atene, fatto risalire al VII secolo a.C., per non parlare dei numerosi ritrovamenti negli scavi archeologici di epoca romana o anche precedente: solo in Italia ne sono stati trovati oltre trecento di tipo rupestre soprattutto nel nord della penisola.

Però, nel periodo databile dal 9 al 21 d.C., durante il regno di Mahadathika Maha-Naga in quello che adesso è il moderno Sri-Lanka, qualcuno lo ha inciso sulla scalinata del tempio di Mihintale.

Non solo, la diffusione del Mulino in Europa e nel Medio Oriente viene confermata nella datazione così antica grazie al ritrovamento di uno schema nella prima città di Troia, quindi con buona probabilità il gioco già esisteva ai tempi di Omero. Insomma, se Omero avesse scritto che, dopo una dura giornata di battaglia sotto le mura troiane, durante i consueti banchetti con i loro generali Agamennone e Menelao ci giocavano, non sarebbe stato strano.

Esemplari del Mulino sono stati trovati anche in Norvegia, inciso nei resti di un drakkar vichingo, per non parlare delle innumerevoli incisioni riportate su chiese, duomi e basiliche medievali in giro per tutto il continente europeo, vista la grande diffusione di questo gioco in quest’epoca. Si trovano, per intenderci, sui resti della basilica bizantina di San Giovanni Evangelista a Selçuk (vicino a Efeso, in Turchia), sul davanzale della parete sud della chiesa di San Giovanni Battista a Northorpe (nel Lincolnshire in Inghilterra); sulla parete dal lato sinistro del duomo di Genova (Italia).

A proposito del comune senso di poca importanza che si dà (erroneamente) a questo gioco: nel “Libros de los juegos”, commissionato nel 1283 dal re di Spagna Alfonso X il Saggio, gli sono dedicati ben quattro capitoli. E, per amor di cronaca, viene riportato il tavoliere del Mulino sul retro della scacchiera di dama o scacchi sin dal 1300 circa. E non perché era un gioco scontato, anzi.

  Scarica il PDF con le regole per giocare